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LaVinium recensisce i vini con le etichette Wine on paper di Luigi Vico

Roberto Giuliani di LaVinium racconta un’etichetta di Purpleryta

Perché non giocare con l’ambiguità del nome del vitigno? Visto che ancora oggi c’è chi casca nel tranello di credere che “dolcetto” significa che il vino sia dolce, mentre invece è l’uva ad esserlo prima di essere vinificata, ecco che Luigi Vico gli dà il nome “De Dulcis in Fundo”; il messaggio, in realtà, è che al dolce ci pensiamo dopo, a fine pasto.
Questo è un Dolcetto che proviene da Diano d’Alba e in questo territorio mostra di avere carattere e predisposizione anche a un buon invecchiamento. Per questa ragione Luigi, approfittando anche del fatto che le piante hanno in media dai 25 ai 30 anni, ha scelto di effettuare una macerazione di 12 giorni in acciaio inox, la malolattica si è svolta a inizio novembre. Poi metà del vino ottenuto è stata trasferita in botti di rovere di Slavonia da 10 Hl per 6 mesi, mentre l’altra è rimasta in acciaio.

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